Naso: cacao amaro in grandissima quantità, poi anche cioccolato al latte, un pochino di frutta secca (uvetta e datteri). Una monoliticità inattaccabile quasi commovente, poi ancora vaniglia, sembra davvero di trovarsi di fronte ad una scatola di cioccolatini al latte. Una leggera di resina.
Gusto: pizzica da subito con una dolcezza mai troppo sbrodolata ma ben contenuta, una punta di caffè poi tanto cioccolato, uvetta, vaniglia, pare identico al naso, non cambia molto, rotondo e vellutato.
Finale: cioccolato amaro, caffè in grani, lungo ed avvolgente e mai troppo amaro.
Commento: che dire, un altro splendido Glendronach. Paiono non sbagliare neanche un colpo, questo appena decenne ha una monoliticità inarrivabile, si fa strada tra i miei preferiti in pochissimo tempo, non è eccessivamente dolce o troppo fruttato e contemporaneamente si distanza dall’eccessivo amaro di cacao e caffè. Le componenti appena segnalate sono presenti ma ben misurate e contribuiscono solo ad alzare il punteggio. L’alcol non lo nominiamo neanche.
Valutazione: 91
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